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Allergie e intolleranze alimentari

  • nutrizionistamarta0
  • 15 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo delle persone che soffrono di disturbi legati al consumo di determinati alimenti.

Allergie e intolleranze alimentari vengono spesso confuse, ma si tratta di due condizioni differenti, con cause, sintomi e modalità di gestione molto diverse.

Comprendere le differenze tra queste due reazioni è fondamentale per adottare un’alimentazione corretta, prevenire le conseguenze e migliorare la qualità della vita.


-Allergia alimentare


Cos'è un'allergia alimentare?

Detto in parole povere ci sono delle proteine contenute in alcuni alimenti che in condizioni normali non provocano danni, ma nei soggetti allergici vengono riconosciute come dannose, per cui il corpo scatena una risposta immunitaria come normalmente si fa quando veniamo esposti a una sostanza estranea causando un aumento di anticorpi chiamati IgE e il rilascio di sostanze chimiche come l’istamina, responsabili dei sintomi.

Il sistema immunitario dell'uomo infatti funziona proprio così: esposizione a una proteina cattiva-> rilascio di anticorpi di difesa!


I sintomi possono comparire da pochi minuti a due ore dopo l’ingestione e includere prurito in bocca, gonfiore di labbra e lingua, orticaria, difficoltà respiratorie, nausea, vomito, fino a reazioni gravi come lo shock anafilattico.

Inoltre l'allergia alimentare si può manifestare anche a piccolissime dosi!

Gli alimenti più comunemente coinvolti sono latte, uova, arachidi, frutta a guscio, pesce, crostacei, soia, mela, pesca, sedano e grano, ma qualsiasi alimento può scatenare una reazione allergica (anche kiwi, papaya, semi di sesamo o lupini!)

Solitamente chi è allergico alla mela può essere più facilmente allergico a un altro alimento di origine vegetale, mentre chi è allergico ai crostacei ad esempio molto probabilmente è allergico anche ai molluschi (si parla infatti di cross-reattività delle allergie).


La GESTIONE ALIMENTARE prevede l’eliminazione totale dell’alimento e di ogni sua traccia dalla dieta, con particolare attenzione alle etichette e alla contaminazione crociata. Nei casi più seri è indispensabile avere con sé un piano d’emergenza e, se prescritto, un auto-iniettore di adrenalina.



-Intolleranza alimentare


L’intolleranza alimentare, al contrario dell'allergia non è causata da una reazione immunitaria, ma da difficoltà digestive o metaboliche del nostro organismo.

Spesso infatti dipende dalla mancanza di un enzima in grado di digerire una specifica sostanza, come avviene per l'intolleranza al lattosio, in cui l'enzima lattasi è insufficiente.

I sintomi compaiono più lentamente (a volte i pazienti se ne accorgono dopo mesi o anni!) e sono più gravi se la quantità ingerita è maggiore: gonfiore, crampi addominali, diarrea, nausea, stanchezza, mal di testa.

Non mettono in pericolo di vita, ma possono compromettere il benessere quotidiano.


In questi casi, la GESTIONE DIETETICA è più flessibile: alcune persone possono tollerare piccole quantità dell’alimento, altre devono eliminarlo completamente.

L’uso di alternative “senza” (come i prodotti delattosati) può aiutare a mantenere una dieta varia ed equilibrata.


NB: Una piccola parentesi sulla celiachia e su altre condizioni simili (sensibilità al glutine e altre forme di intolleranze immunologiche o infiammatorie agli alimenti. : si tratta di condizioni “intermedie” tra allergia e intolleranza alimentare. In questi ultimi casi infatti il corpo reagisce comunque a specifiche proteine, pur funzionando gli enzimi digestivi, come nelle allergie IgE-mediate, ma i meccanismi sono diversi e più lenti rispetto a queste: i sintomi possono comparire ore o addirittura giorni dopo l’ingestione. Nel caso della celiachia in particolare la risposta immunitaria è mediata da anticorpi di tipo IgA e IgG e non dalle IgE tipiche delle allergie classiche.

Questi disturbi interessano prevalentemente l’apparato gastrointestinale (dolori addominali, diarrea, stitichezza), ma possono manifestarsi anche con stanchezza, mal di testa, eruzioni cutanee o altri sintomi sistemici.


La GESTIONE ALIMENTARE di queste condizioni richiede generalmente l’eliminazione o la riduzione dell’alimento responsabile, sempre sotto la supervisione di un nutrizionista, per garantire una dieta sicura ed equilibrata.



Sia per le allergie che per le intolleranze, è fondamentale farsi seguire da un medico o un nutrizionista, per evitare carenze nutrizionali e ricevere indicazioni personalizzate.

L’informazione corretta, l’attenzione alle etichette e un pizzico di creatività in cucina permettono di trasformare un vincolo in un’opportunità per scoprire nuovi sapori e migliorare il proprio rapporto con il cibo.

Vivere con un’allergia o un’intolleranza non significa rinunciare al piacere della tavola: significa imparare a conoscere ciò che mangiamo e scegliere con consapevolezza.


Spero che l’articolo vi sia stato utile per chiarire le differenze tra allergie e intolleranze alimentari e per capire come gestirle al meglio.


Continuate a seguirmi per i prossimi approfondimenti dedicati alla salute e alla nutrizione.

Alla prossima!


Dott.ssa Patrizia Martalò

Biologa Nutrizionista

 
 
 

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